Franca Cavallo – Ai piedi dell’orologio
15,00€
Data di Pubblicazione: novembre 2025
ISBN 979-12-82192-09-5
Pagine: 104
C’è un luogo che appartiene a tutti anche se non tutti possono dire di averlo vissuto. Un luogo, ma anche un ricordo, che nel tempo diviene caro alla nostra memoria, che nel tempo acquista sempre maggiore fascinazione rispetto a quanto eravamo disposti a conferirgli da ragazzini. E ci sono storie dai mille e più volti in cui il ricordo accarezza la realtà della vita e viceversa, mentre tra le righe appaiono sprazzi di cielo di vita vissuta, spiragli di una esistenza affrontata intensamente nella sua amata Modica. Affetti e passioni sono dolcemente accennati, timidi ma schietti, come la scrittura di Franca che non vuole avvinghiare né sbalordire, ma solo, quasi con la modestia dell’affabulatrice, trasmettere al lettore coinvolgendolo sino all’ultimo rigo. Potremmo definirla una sinfonia narrativa, in un cammino che può condurci lontano, a patto che si sappia affiancare l’autrice in un’avventura che non manca di vivacità e gioia di essere parte della vita.






Giuseppe Nativo –
“Allegria dei giorni di un tempo scandito da speranze e attese”. “Briciole di memoria” appiccicate nel cuore e nell’animo. È la scrittrice e poetessa modicana Franca Cavallo che scrive con vena autobiografica attraverso la sua recente fatica letteraria, “Ai piedi dell’orologio – Racconti di vita vissuta” (OperaIncerta, Ragusa, pp. 104). Un’immagine di copertina (tratta dalla tela del maestro Guido Cicero, “Il castello” 2018) da cui sembra intravvedere – con gli occhi del cuore e tra la nebbia del tempo – l’autrice che, ancora ragazzina di circa dieci anni, sale le scale di Via Posterla per raggiungere la casa della sua cara amica Mimma… “ai piedi della Torre dell’Orologio del Castello”. È la città di Modica di quel tempo che profuma di “gioiose esperienze racchiuse tra le pareti” irrorate dal “vento della serena innocenza”. Racconti di vita vissuta che devono essere letti tutti d’un fiato…
Giuseppe Nativo