Ott
23
Lun
“La sponda solitaria del fiume” – Presentazione del volume di Fabio Wasserman @ Associazione Olga Benario
Ott 23@19:00–20:00

Presentazione del volume di Fabio Wasserman, “La sponda solitaria del fiume”.

Ne discutono con l’autore Nicola Colombo e Pina La Villa

Interventi musicali del duo Strania

Una raccolta di racconti auto-conclusivi (ben nove) che si leggono come fossero un viaje letterario nei meandri occulti della coscienza segnata dalla solitudine e dalla consapevolezza che il tutto vissuto non è altro che sofferenza e disaccordo. È il percorso che Fabio Wasserman, scrittore argentino – per la prima volta tradotto in italiano – ci offre con La sponda solitaria del fiume (El lado solitario del río nell’edizione originaria). In una sorta di suggestivo andare dell’indole umana, conscia e inconscia, con mano l’Autore ci conduce nel mondo insondabile e inesplorabile dell’animo. Al punto che le sue riflessioni in prosa intrise di tanto afflato poetico, diventano le nostre suggestioni. Fabio Wasserman, così facendo e da par suo, si colloca nella scia della migliore e grande tradizione letteraria latino-americana, da Gabriel García Márquez a Jorge Luis Borges, non dimenticando Juan Rulfo. In maniera plastica, infatti, plasma il realismo fantastico del colombiano con l’esaltazione dell’ombra dell’argentino, come se il sapore del vento del messicano ci facesse rivivere oggi le persone care di ieri. Con questa opera l’Autore afferma consapevolmente che l’amore così come la mujer vestida de miedo, vale a dire la morte – Eros e Thanatos – non sono altro che rimasugli di angoscia e solitudine, e in tal modo compresi, vissuti e fatti propri.

 

 

 

Ott
24
Mar
“La sponda solitaria del fiume” – Presentazione del volume di Fabio Wasserman @ Società Marinara
Ott 24@17:00–18:00

Presentazione del volume di Fabio Wasserman, “La sponda solitaria del fiume”.

Dialoga con l’autore Nicola Colombo

Una raccolta di racconti auto-conclusivi (ben nove) che si leggono come fossero un viaje letterario nei meandri occulti della coscienza segnata dalla solitudine e dalla consapevolezza che il tutto vissuto non è altro che sofferenza e disaccordo. È il percorso che Fabio Wasserman, scrittore argentino – per la prima volta tradotto in italiano – ci offre con La sponda solitaria del fiume (El lado solitario del río nell’edizione originaria). In una sorta di suggestivo andare dell’indole umana, conscia e inconscia, con mano l’Autore ci conduce nel mondo insondabile e inesplorabile dell’animo. Al punto che le sue riflessioni in prosa intrise di tanto afflato poetico, diventano le nostre suggestioni. Fabio Wasserman, così facendo e da par suo, si colloca nella scia della migliore e grande tradizione letteraria latino-americana, da Gabriel García Márquez a Jorge Luis Borges, non dimenticando Juan Rulfo. In maniera plastica, infatti, plasma il realismo fantastico del colombiano con l’esaltazione dell’ombra dell’argentino, come se il sapore del vento del messicano ci facesse rivivere oggi le persone care di ieri. Con questa opera l’Autore afferma consapevolmente che l’amore così come la mujer vestida de miedo, vale a dire la morte – Eros e Thanatos – non sono altro che rimasugli di angoscia e solitudine, e in tal modo compresi, vissuti e fatti propri.

 

 

 

Ott
25
Mer
“La sponda solitaria del fiume” – Presentazione del volume di Fabio Wasserman @ Chiesa Evangelica Metodista
Ott 25@18:00–19:00

Presentazione del volume di Fabio Wasserman, “La sponda solitaria del fiume”.

Dialoga con l’autore Rita Luciani

Una raccolta di racconti auto-conclusivi (ben nove) che si leggono come fossero un viaje letterario nei meandri occulti della coscienza segnata dalla solitudine e dalla consapevolezza che il tutto vissuto non è altro che sofferenza e disaccordo. È il percorso che Fabio Wasserman, scrittore argentino – per la prima volta tradotto in italiano – ci offre con La sponda solitaria del fiume (El lado solitario del río nell’edizione originaria). In una sorta di suggestivo andare dell’indole umana, conscia e inconscia, con mano l’Autore ci conduce nel mondo insondabile e inesplorabile dell’animo. Al punto che le sue riflessioni in prosa intrise di tanto afflato poetico, diventano le nostre suggestioni. Fabio Wasserman, così facendo e da par suo, si colloca nella scia della migliore e grande tradizione letteraria latino-americana, da Gabriel García Márquez a Jorge Luis Borges, non dimenticando Juan Rulfo. In maniera plastica, infatti, plasma il realismo fantastico del colombiano con l’esaltazione dell’ombra dell’argentino, come se il sapore del vento del messicano ci facesse rivivere oggi le persone care di ieri. Con questa opera l’Autore afferma consapevolmente che l’amore così come la mujer vestida de miedo, vale a dire la morte – Eros e Thanatos – non sono altro che rimasugli di angoscia e solitudine, e in tal modo compresi, vissuti e fatti propri.

 

 

 

Ott
26
Gio
“Giovanni Spampinato” – Presentazione del volume di Salvatore Spampinato @ Libreria Ubik-Paolino
Ott 26@18:00–19:00

Presentazione del volume di Salvatore Spampinato “Giovanni Spampinato”

Dialoga con l’autore lo storico Carlo Ruta

Giovanni Spampinato era corrispondente da Ragusa dei quotidiani L’Ora e L’Unità e aveva 25 anni quando, il 27 ottobre 1972, fu assassinato all’interno
della sua Cinquecento, davanti al carcere di Ragusa, da Roberto Campria, figlio dell’allora presidente del locale tribunale, e tra i maggiori indiziati per l’omicidio del commerciante di opere d’arte Angelo Tumino, avvenuto in città otto mesi prima. L’Ora l’indomani titolò “Assassinato perché cercava la verità” e la verità che cercava Giovanni non era solo quella che riguardava l’assassinio del Tumino ma anche, e forse soprattutto, quella relativa ai rapporti tra le organizzazioni di estrema destra (in quei giorni fu notata la presenza a Ragusa  di Stefano delle Chiaie e di altri fascisti legati in qualche modo a Junio Valerio Borghese, che due anni prima aveva tentato un colpo di stato) e la criminalità organizzata. Forse, quella che è da tutti conosciuta come la provincia “babba”,  stupida, cioè senza mafia, così stupida non era. Anche su quello Giovanni stava indagando, sulla convergenza tra neofascismo e criminalità, ed è in quell’ambiente che probabilmente bisogna cercare il movente del suo omicidio. Ad oggi, del delitto Tumino non si conoscono né esecutore né movente.

Ott
27
Ven
“MareDentro” – Presentazione del volume di Antonella Galuppi @ Chiostro delle Grazie
Ott 27@18:30–19:30

Presentazione del volume di Antonella Galuppi, “MareDentro”.

Introduce Sabrina Mercante, presidente dell’associazione “Donne a Sud”

Dialoga con l’autrice Pippo Di Noto

Il giorno di San Valentino un uomo denuncia la scomparsa della moglie, una docente cinquantenne. Nel paesino in cui vive, si attivano le ricerche finché un pescatore si imbatte in un corpo esanime ai piedi di un costone roccioso sul mare: la donna scomparsa. Omicidio o suicidio? Le congetture mediatiche gettano scompiglio fra i concittadini della vittima facendo emergere il lato più perverso ed egocentrico di quella piccola realtà. Ad appena ventiquattro ore dalla macabra scoperta, la speaker di una radio locale riceve una lettera olografa, a firma della donna, spedita il giorno prima della sua morte. Incuriosita dal monito contenuto, “non fidarti di quello che appare”, appena l’autopsia rivela che si è trattato di omicidio, decide di indagare in incognito. Non riuscendo nell’intento, chiede aiuto al suo ex convivente, un investigatore privato. L’uomo, ancora innamorato di lei, la asseconda con la speranza di riconquistarla. Scopriranno che la vittima aveva confidato ad un amico dettagli della sua vita, fra cui una storia degradante, consumata nell’istituto dove i due insegnavano, che lei voleva denunciare nonostante l’atteggiamento omertoso degli altri colleghi. Un diario segreto, scoperto per caso, diventa il custode di un movente conosciuto solo da due persone. Riuscirà, l’investigatore, a prendere la decisione giusta?

 

 

 

Ott
28
Sab
“Profumi d’Istanbul” – Presentazione del volume di Marinella Tumino @ Pollice Verde s.a.s
Ott 28@16:30–17:30

Presentazione del volume di Marinella Tumino “Profumi d’Istanbul”.

Dialoga con l’autrice la professoressa Gaudenzia Flaccavento

Ospite d’onore la giornalista turca Mine Turkili

Coreografie di Renata Guastella

Greta Durante, insegnante di Lettere, decide di lasciare la Sicilia, sua terra di origine, e accetta l’incarico di docenza presso un liceo italiano a Istanbul, una nuova esperienza da vivere senza se e senza ma. Una storia di sogni, di scelte, d’amore e di speranze in cui si tramano i profumi, i sapori e i colori della Turchia con
quelli della sua amata Isola. Un effettivo incontro tra due mondi, Oriente e Occidente, in cui si trovano diversità, ma anche tante assonanze. Profumi d’Istanbul è un invito a inseguire i sogni, ad andare oltre le valutazioni altrui in modo da sentirsi liberi di essere sempre se stessi con tutte le sfumature possibili, oltre il tempo, oltre i
solchi della pelle e dell’anima….

“La sponda solitaria del fiume” – Presentazione del volume di Fabio Wasserman @ Spazio San Sebastiano
Ott 28@20:00–21:00

Presentazione del volume di Fabio Wasserman, “La sponda solitaria del fiume”.

Dialoga con l’autore Sara Curcio Raiti

Una raccolta di racconti auto-conclusivi (ben nove) che si leggono come fossero un viaje letterario nei meandri occulti della coscienza segnata dalla solitudine e dalla consapevolezza che il tutto vissuto non è altro che sofferenza e disaccordo. È il percorso che Fabio Wasserman, scrittore argentino – per la prima volta tradotto in italiano – ci offre con La sponda solitaria del fiume (El lado solitario del río nell’edizione originaria). In una sorta di suggestivo andare dell’indole umana, conscia e inconscia, con mano l’Autore ci conduce nel mondo insondabile e inesplorabile dell’animo. Al punto che le sue riflessioni in prosa intrise di tanto afflato poetico, diventano le nostre suggestioni. Fabio Wasserman, così facendo e da par suo, si colloca nella scia della migliore e grande tradizione letteraria latino-americana, da Gabriel García Márquez a Jorge Luis Borges, non dimenticando Juan Rulfo. In maniera plastica, infatti, plasma il realismo fantastico del colombiano con l’esaltazione dell’ombra dell’argentino, come se il sapore del vento del messicano ci facesse rivivere oggi le persone care di ieri. Con questa opera l’Autore afferma consapevolmente che l’amore così come la mujer vestida de miedo, vale a dire la morte – Eros e Thanatos – non sono altro che rimasugli di angoscia e solitudine, e in tal modo compresi, vissuti e fatti propri.

 

 

 

Nov
2
Gio
“La sponda solitaria del fiume” – Presentazione del volume di Fabio Wasserman @ Casa Argentina
Nov 2@19:00–20:00

Presentazione del volume di Fabio Wasserman, “La sponda solitaria del fiume”.

 

Una raccolta di racconti auto-conclusivi (ben nove) che si leggono come fossero un viaje letterario nei meandri occulti della coscienza segnata dalla solitudine e dalla consapevolezza che il tutto vissuto non è altro che sofferenza e disaccordo. È il percorso che Fabio Wasserman, scrittore argentino – per la prima volta tradotto in italiano – ci offre con La sponda solitaria del fiume (El lado solitario del río nell’edizione originaria). In una sorta di suggestivo andare dell’indole umana, conscia e inconscia, con mano l’Autore ci conduce nel mondo insondabile e inesplorabile dell’animo. Al punto che le sue riflessioni in prosa intrise di tanto afflato poetico, diventano le nostre suggestioni. Fabio Wasserman, così facendo e da par suo, si colloca nella scia della migliore e grande tradizione letteraria latino-americana, da Gabriel García Márquez a Jorge Luis Borges, non dimenticando Juan Rulfo. In maniera plastica, infatti, plasma il realismo fantastico del colombiano con l’esaltazione dell’ombra dell’argentino, come se il sapore del vento del messicano ci facesse rivivere oggi le persone care di ieri. Con questa opera l’Autore afferma consapevolmente che l’amore così come la mujer vestida de miedo, vale a dire la morte – Eros e Thanatos – non sono altro che rimasugli di angoscia e solitudine, e in tal modo compresi, vissuti e fatti propri.

 

 

 

Nov
17
Ven
“Incontri” – Presentazione del volume di Angela Amato @ Auditorium comunale
Nov 17@19:00–20:00

Presentazione del volume di Angela Amato, “Incontri”.

 

“L’uomo è un animale politico”, siamo fatti per la relazione, cioè per stabilire un legame, una relazione, un incontro con l’altro. Tema più che mai attuale in un’epoca in cui le connessioni hanno sostituito le relazioni, dove con un click o con un‘emoticon si esprimono cordoglio e felicitazioni. L’autrice si interroga sul significato profondo del termine “incontro”, considerato come un aspetto importante della vita di ogni essere umano e lo fa attraverso una galleria di personaggi diversi ma accomunanti da una singolare esperienza di cui si scandagliano le conseguenze: l’incontro con Gesù. Il giovane Meir segue la sua vocazione. Pietro impara a fidarsi di Gesù nel bel mezzo di una tempesta. Una concubina peccatrice incontra Gesù da cui si sente accolta e amata senza essere giudicata. Il cieco dalla nascita, dopo il suo incontro con Gesù, vede per la prima volta il mondo che lo circonda. Una madre invoca la guarigione per la figlia ma è lei ad essere guarita per prima, scoprendo la sua forza di madre e di donna. Una giovane sposa ricorda il suo incontro con il Maestro. Un’adultera, destinata alla lapidazione, dall’incontro con Gesù ha una seconda possibilità. Un contadino lebbroso è avvicinato dal Maestro che lo guarisce e gli permette di ritornare a casa. Un pastore diffidente deve ricredersi dopo il suo incontro nella stalla di Betlemme. Il pubblicano Zaccheo ha l’onore di ospitare a casa sua il Maestro. Sono tutti personaggi che grazie all’Incontro con Gesù hanno scoperto il senso della loro esistenza e trovato la loro strada, un percorso che ogni lettore può compiere.

 

 

Nov
19
Dom
“MareDentro” – Presentazione del volume di Antonella Galuppi @ Castello dei Biscari
Nov 19@17:00–18:00

Presentazione del volume di Antonella Galuppi, “MareDentro”.

Saluti istituzionali:
Avv. Gianfranco Fidone, sindaco di Acata
Avv. Giuseppe Raffo, assessore alla Cultura

Dialoga con l’autrice la prof.ssa Giovanna Baglieri, presidente della Fondazione Baglieri

Letture a cura di Pippo Di Noto

Il giorno di San Valentino un uomo denuncia la scomparsa della moglie, una docente cinquantenne. Nel paesino in cui vive, si attivano le ricerche finché un pescatore si imbatte in un corpo esanime ai piedi di un costone roccioso sul mare: la donna scomparsa. Omicidio o suicidio? Le congetture mediatiche gettano scompiglio fra i concittadini della vittima facendo emergere il lato più perverso ed egocentrico di quella piccola realtà. Ad appena ventiquattro ore dalla macabra scoperta, la speaker di una radio locale riceve una lettera olografa, a firma della donna, spedita il giorno prima della sua morte. Incuriosita dal monito contenuto, “non fidarti di quello che appare”, appena l’autopsia rivela che si è trattato di omicidio, decide di indagare in incognito. Non riuscendo nell’intento, chiede aiuto al suo ex convivente, un investigatore privato. L’uomo, ancora innamorato di lei, la asseconda con la speranza di riconquistarla. Scopriranno che la vittima aveva confidato ad un amico dettagli della sua vita, fra cui una storia degradante, consumata nell’istituto dove i due insegnavano, che lei voleva denunciare nonostante l’atteggiamento omertoso degli altri colleghi. Un diario segreto, scoperto per caso, diventa il custode di un movente conosciuto solo da due persone. Riuscirà, l’investigatore, a prendere la decisione giusta?