Gen
21
Sab
“Le storie di Nino” – Presentazione del volume di Antonio Barone @ Libreria Pescebanana
Gen 21@19:00–20:00

Presentazione del volume di Antonio Barone “La storie di Nino”.

Dialogano con l’autore lo scrittore Filippo Bozzali.

In questo libro si racconta la vita di un uomo, un uomo che, come scrive nella sua prefazione Demetra Barone, “ha sempre sognato. Una storia  qualunque di un uomo qualunque che diventa la storia unica di un uomo che sogna”. Un sogno, una serie di ricordi che ci fanno conoscere Nino, il protagonista del sogno, attraverso le persone e i luoghi che egli ha incrociato o vissuto. A far da sfondo ai racconti e alle poesie che riempiono le pagine di questo volume c’è più di mezzo secolo di storia italiana. Una storia che parte dai primi anni ‘60 del secolo scorso per concludersi “l’altro ieri”, con il racconto che ha per “protagonista” il Covid-19. In mezzo c’è la Sicilia,  il paesino natio dell’autore e la sua infanzia, i suoi amori, i suoi viaggi, i suoi amici, la sua famiglia. “Questo è Le storie di Nino, un libro di racconti e poesie che ci fa conoscere la vita semplice di un uomo che continua a sognare”.

 

 

 

Gen
24
Mar
“Ragazzi scalzi” – Presentazione del volume di Maria Bruna Noto @ Parrocchia San Paolo
Gen 24@19:00–20:00

Presentazione del volume di Maria Bruna Noto “Ragazzi scalzi”.

Dialoga con l’autrice il poeta Pippo Di Noto.

Sono sempre stata definita “nera”. Neri i miei capelli, neri i miei occhi, scura la mia carnagione. Ho sempre vissuto dentro schemi preconfigurati, galleggiando nelle mie certezze, sguazzando tra le mie convinzioni. Un giorno ricevo una chiamata: ho la possibilità di essere assunta presso la cooperativa sociale Filotea. Accetto. Vengo accolta da un rassicurante coordinatore. Bianco. Durante il nostro colloquio entra nella stanza un ragazzo, un mediatore culturale. Nero. Mi porge la sua mano per una stretta. Non ho mai dato la mano a un uomo di colore… mi alzo in piedi e gliela stringo. Non posso non rimanere rapita da quell’intersecarsi di dita, da quell’unione di due mani, di due mondi. Contemplo le nostre mani, una bianca e una nera, in quell’immagine da sempre vista su copertine di giornali o fotografie. Ma quella mano è la mia! Improvvisamente mi sento bianca. Avverto nel colore della mia pelle un candore mai sperimentato prima. Vedo  la diversità ma non la sento. Percepisco, invece, la morbidezza di una mano spalmata di una vellutata crema, come la mia. Incrocio uno sguardo allegro, desideroso di fare amicizia,  come il mio. Mi perdo in un sorriso sincero, genuino, come il mio. Inizia così il mio viaggio in Africa.

 

 

 

Gen
28
Sab
“L’urlo del Danubio” – Presentazione del volume di Marinella Tumino @ Spazio San Sebastiano
Gen 28@17:00–18:00

Presentazione del volume di Marinella Tumino, L’urlo del Danubio.

Dialoga con l’autrice la giornalista Sara Curcio Raiti.

La memoria storica è testimonianza del passato, insegna la fecondità del sacrificio e celebra il trionfo della spiritualità. L’urlo del Danubio ripercorre con un treno immaginario un viaggio interiore effettuato dall’autrice nei luoghi della disumanità: dal campo di Dachau all’Alloggio segreto di Anne Frank e poi ancora dalla risiera di San Sabba a Trieste ai quartieri ebraici di Ferrara, Roma, Budapest. Ripercorrere i binari della memoria storica è un modo per tenere vivo il ricordo di ciò che è stato ma soprattutto per far sì che simili tragedie non debbano accadere mai più. “Ne plus jamais!”, come recita il severo monito che ora sovrasta il lager di Dachau e, idealmente, tutti i luoghi di sterminio e di offesa dell’uomo.

 

 

 

 

 

 

Feb
1
Mer
“Ragazzi scalzi” – Presentazione del volume di Maria Bruna Noto @ Sede da definire
Feb 1@18:30–19:30

Presentazione del volume di Maria Bruna Noto “Ragazzi scalzi”.

 

Sono sempre stata definita “nera”. Neri i miei capelli, neri i miei occhi, scura la mia carnagione. Ho sempre vissuto dentro schemi preconfigurati, galleggiando nelle mie certezze, sguazzando tra le mie convinzioni. Un giorno ricevo una chiamata: ho la possibilità di essere assunta presso la cooperativa sociale Filotea. Accetto. Vengo accolta da un rassicurante coordinatore. Bianco. Durante il nostro colloquio entra nella stanza un ragazzo, un mediatore culturale. Nero. Mi porge la sua mano per una stretta. Non ho mai dato la mano a un uomo di colore… mi alzo in piedi e gliela stringo. Non posso non rimanere rapita da quell’intersecarsi di dita, da quell’unione di due mani, di due mondi. Contemplo le nostre mani, una bianca e una nera, in quell’immagine da sempre vista su copertine di giornali o fotografie. Ma quella mano è la mia! Improvvisamente mi sento bianca. Avverto nel colore della mia pelle un candore mai sperimentato prima. Vedo  la diversità ma non la sento. Percepisco, invece, la morbidezza di una mano spalmata di una vellutata crema, come la mia. Incrocio uno sguardo allegro, desideroso di fare amicizia,  come il mio. Mi perdo in un sorriso sincero, genuino, come il mio. Inizia così il mio viaggio in Africa.

 

 

 

Feb
15
Mer
“Ragazzi scalzi” – Presentazione del volume di Maria Bruna Noto @ Caritas Ragusa c/o parrocchia San Pier Giuliano Eymard
Feb 15@18:30–19:30

Presentazione del volume di Maria Bruna Noto “Ragazzi scalzi”.

Dialoga con l’autrice Emiliano Amico.

Sono sempre stata definita “nera”. Neri i miei capelli, neri i miei occhi, scura la mia carnagione. Ho sempre vissuto dentro schemi preconfigurati, galleggiando nelle mie certezze, sguazzando tra le mie convinzioni. Un giorno ricevo una chiamata: ho la possibilità di essere assunta presso la cooperativa sociale Filotea. Accetto. Vengo accolta da un rassicurante coordinatore. Bianco. Durante il nostro colloquio entra nella stanza un ragazzo, un mediatore culturale. Nero. Mi porge la sua mano per una stretta. Non ho mai dato la mano a un uomo di colore… mi alzo in piedi e gliela stringo. Non posso non rimanere rapita da quell’intersecarsi di dita, da quell’unione di due mani, di due mondi. Contemplo le nostre mani, una bianca e una nera, in quell’immagine da sempre vista su copertine di giornali o fotografie. Ma quella mano è la mia! Improvvisamente mi sento bianca. Avverto nel colore della mia pelle un candore mai sperimentato prima. Vedo  la diversità ma non la sento. Percepisco, invece, la morbidezza di una mano spalmata di una vellutata crema, come la mia. Incrocio uno sguardo allegro, desideroso di fare amicizia,  come il mio. Mi perdo in un sorriso sincero, genuino, come il mio. Inizia così il mio viaggio in Africa.

 

 

 

Feb
18
Sab
I concorsi di UNI3 | Premiazione @ Biblioteca comunale "Verga"
Feb 18@17:00–19:00

“Come le foglie” – Concorso di poesia in onore di Luigi Balzano Conti | Premiazione

“Una valigia di racconti” – Concorso di poesia in onore di Luigi Balzano Conti | Premiazione

Presenta l’evento Rosuccia Angello

Letture a cura del regista Gianni Battaglia

Intermezzi musicali a cura di Giovanni Zisa e Giovanni Tidona (Il boliviano)

Dov è la poesia? La poesia è un sogno ad occhi aperti, la traduzione originale della lingua degli dei, la vibrazione del linguaggio aurorale dell’Essere, e si trova in mezzo a noi: nell’aria che respiro e nel fruscio del vento, nel gorgoglio dell’acqua tra i ciotoli del fiume, nella sublime musica del mare, che stringe in un  abbraccio tutto il mondo, nel canto delle nuvole, nel luccichio delle stelle, nel sorgere dell’alba dalle onde spumeggianti, nell’ora più struggente del sole che
tramonta, ma brilla soprattutto nel profondo del cuore dell’uomo. È proprio dei poeti tirarla fuori e spanderla in ogni direzione, lasciare che risplenda nel volo dei gabbiani, nel cinguettio dei passeri, nel desiderio ardente di superare i limiti di questo nostro esistere, nel coglierne il respiro sognante ed inebriarsi.
Giuseppe Di Mari

 

 

Feb
24
Ven
Festeggia insieme a noi un anno di “Vite a stralci” @ BAM - Break nell'Abitato Moderno
Feb 24@18:00–20:00

Festa/Presentazione del volume di Antonella Galuppi “Vite a stralci”.

Introducono Pippo Di Noto e Maria Antonietta Vitale

Letture a cura di Pippo Di Noto, Fabio D’Alba Di Franco, Caterina Cellotti, Giovannella Massari

Interventi musicali a cura di Amedeo Mazza

Una narrazione senza maschera di “Vite a stralci” tesa a fotografare il livello esistenziale della società, oscillazioni tra denuncia e angoscia, nella quale l’autrice semina la sua cifra esperienziale di poetessa e giornalista, criminologa e politico, protesa all’impegno sociale. Ironica a rasentare il sarcasmo, ci  svela il disincanto della vita; l’assenza, amara, di piacere e gioia, sin dal primo racconto, dove emergono certi “effetti collaterali” causati dalle inevitabili restrizioni a seguito della pandemia. Quindi, una sequela di personaggi dominati dal caos e dal turbamento, antieroi protagonisti di storie magiche o, perlomeno, oniriche. Gronchi Rosa che valgono “un Perù”, la scorciatoia per “L’eredità”, una chiassosa cagnetta da “ritrovo”. Che contrastano con la cruda narrazione della realtà più dura, quella della casta, che rifiuta categoricamente la diversità, o i rapporti angusti, dove l’amore non è mai fonte di gioia. Né manca il racconto esilarante del furto presunto con il ribaltamento finale. Stralci di vite di personaggi indisponenti, talvolta vigliacchi, che fanno da contrappeso ad altri, generosi ed encomiabili, abilmente descritti e incastonati in storie deliziose da leggere tutte d’un fiato.

 

 

 

 

 

 

Feb
27
Lun
“Profumi d’Istanbul” – Presentazione del volume di Marinella Tumino @ Centro Polifunzionale
Feb 27@17:00–18:00

Presentazione del volume di Marinella Tumino “Profumi d’Istanbul”.

Greta Durante, insegnante di Lettere, decide di lasciare la Sicilia, sua terra di origine, e accetta l’incarico di docenza presso un liceo italiano a Istanbul, una nuova esperienza da vivere senza se e senza ma. Una storia di sogni, di scelte, d’amore e di speranze in cui si tramano i profumi, i sapori e i colori della Turchia con
quelli della sua amata Isola. Un effettivo incontro tra due mondi, Oriente e Occidente, in cui si trovano diversità, ma anche tante assonanze. Profumi d’Istanbul è un invito a inseguire i sogni, ad andare oltre le valutazioni altrui in modo da sentirsi liberi di essere sempre se stessi con tutte le sfumature possibili, oltre il tempo, oltre i
solchi della pelle e dell’anima….

Mar
11
Sab
“Half time” – Presentazione del volume di Nigel Owens @ Stadio Olimpico
Mar 11@12:00–13:00

Presentazione del volume di Nigel Owens.

Difficile riassumere in poche righe quella che è stata, ed è ancora, la vita di Nigel Owens, una vita legata soprattutto al mondo del rugby, ma non solo. Con l’Italia a fare spesso da fil rouge nei momenti importanti della sua carriera: la sua prima partita internazionale è stata London Irish-Lyons Piacenza nel 2001 (Challenge Cup). La prima nell’Heineken Cup: Calvisano-Perpignan  (2002). La prima partita nel Sei Nazioni: Inghilterra-Italia (2007). Il centesimo e ultimo test-match: Francia-Italia (2020) Arbitro con il record di partite arbitrate (100 test-match), testimonial della comunità Lgbt e contro il bullismo, del quale anche è stato vittima, comico, doppiatore, cantante, allevatore, conduttore radiofonico e televisivo, editorialista, difensore del Cymraeg.
Gay dichiarato, ha fatto coming out nel 2007, la biografia inizia con il suo proposito di suicidio proprio per sfuggire alla pressione della sua condizione. Per fortuna, sua e nostra, non è riuscito nel suo intento, è stato trovato in tempo. “Non accettavo – scrive – chi e cosa ero, ma non permetterò più a me stesso di raggiungere un tale stato”. Noi italiani amanti del mondo ovale abbiamo inizialmente conosciuto solo una piccola parte di Nigel Owens, quando già era entrato nel club degli arbitri internazionali, non sapendo che dietro le sue memorabili battute con i giocatori (da “Il campo da calcio è 500 metri più in là” a “Non credo che ci siamo mai incontrati prima, ma io sono l’arbitro”) c’era un complesso e avventuroso cammino che lascia a bocca spalancata e che merita di essere ripercorso passo dopo passo grazie a questa sua autobiografia. “Devo più io al rugby di quanto il rugby mi dovrà mai” è il tweet digitato subito dopo il suo ultimo test-match  internazionale. Un saluto alla Nigel Owens.

Mar
13
Lun
“Ragazzi scalzi” – Presentazione del volume di Maria Bruna Noto @ Sede da definire
Mar 13@18:30–19:30

Presentazione del volume di Maria Bruna Noto “Ragazzi scalzi”.

 

Sono sempre stata definita “nera”. Neri i miei capelli, neri i miei occhi, scura la mia carnagione. Ho sempre vissuto dentro schemi preconfigurati, galleggiando nelle mie certezze, sguazzando tra le mie convinzioni. Un giorno ricevo una chiamata: ho la possibilità di essere assunta presso la cooperativa sociale Filotea. Accetto. Vengo accolta da un rassicurante coordinatore. Bianco. Durante il nostro colloquio entra nella stanza un ragazzo, un mediatore culturale. Nero. Mi porge la sua mano per una stretta. Non ho mai dato la mano a un uomo di colore… mi alzo in piedi e gliela stringo. Non posso non rimanere rapita da quell’intersecarsi di dita, da quell’unione di due mani, di due mondi. Contemplo le nostre mani, una bianca e una nera, in quell’immagine da sempre vista su copertine di giornali o fotografie. Ma quella mano è la mia! Improvvisamente mi sento bianca. Avverto nel colore della mia pelle un candore mai sperimentato prima. Vedo  la diversità ma non la sento. Percepisco, invece, la morbidezza di una mano spalmata di una vellutata crema, come la mia. Incrocio uno sguardo allegro, desideroso di fare amicizia,  come il mio. Mi perdo in un sorriso sincero, genuino, come il mio. Inizia così il mio viaggio in Africa.