Mar
11
Sab
“Half time” – Presentazione del volume di Nigel Owens @ Stadio Olimpico
Mar 11@12:00–13:00

Presentazione del volume di Nigel Owens.

Difficile riassumere in poche righe quella che è stata, ed è ancora, la vita di Nigel Owens, una vita legata soprattutto al mondo del rugby, ma non solo. Con l’Italia a fare spesso da fil rouge nei momenti importanti della sua carriera: la sua prima partita internazionale è stata London Irish-Lyons Piacenza nel 2001 (Challenge Cup). La prima nell’Heineken Cup: Calvisano-Perpignan  (2002). La prima partita nel Sei Nazioni: Inghilterra-Italia (2007). Il centesimo e ultimo test-match: Francia-Italia (2020) Arbitro con il record di partite arbitrate (100 test-match), testimonial della comunità Lgbt e contro il bullismo, del quale anche è stato vittima, comico, doppiatore, cantante, allevatore, conduttore radiofonico e televisivo, editorialista, difensore del Cymraeg.
Gay dichiarato, ha fatto coming out nel 2007, la biografia inizia con il suo proposito di suicidio proprio per sfuggire alla pressione della sua condizione. Per fortuna, sua e nostra, non è riuscito nel suo intento, è stato trovato in tempo. “Non accettavo – scrive – chi e cosa ero, ma non permetterò più a me stesso di raggiungere un tale stato”. Noi italiani amanti del mondo ovale abbiamo inizialmente conosciuto solo una piccola parte di Nigel Owens, quando già era entrato nel club degli arbitri internazionali, non sapendo che dietro le sue memorabili battute con i giocatori (da “Il campo da calcio è 500 metri più in là” a “Non credo che ci siamo mai incontrati prima, ma io sono l’arbitro”) c’era un complesso e avventuroso cammino che lascia a bocca spalancata e che merita di essere ripercorso passo dopo passo grazie a questa sua autobiografia. “Devo più io al rugby di quanto il rugby mi dovrà mai” è il tweet digitato subito dopo il suo ultimo test-match  internazionale. Un saluto alla Nigel Owens.

Mar
13
Lun
“Ragazzi scalzi” – Presentazione del volume di Maria Bruna Noto @ Sede da definire
Mar 13@18:30–19:30

Presentazione del volume di Maria Bruna Noto “Ragazzi scalzi”.

 

Sono sempre stata definita “nera”. Neri i miei capelli, neri i miei occhi, scura la mia carnagione. Ho sempre vissuto dentro schemi preconfigurati, galleggiando nelle mie certezze, sguazzando tra le mie convinzioni. Un giorno ricevo una chiamata: ho la possibilità di essere assunta presso la cooperativa sociale Filotea. Accetto. Vengo accolta da un rassicurante coordinatore. Bianco. Durante il nostro colloquio entra nella stanza un ragazzo, un mediatore culturale. Nero. Mi porge la sua mano per una stretta. Non ho mai dato la mano a un uomo di colore… mi alzo in piedi e gliela stringo. Non posso non rimanere rapita da quell’intersecarsi di dita, da quell’unione di due mani, di due mondi. Contemplo le nostre mani, una bianca e una nera, in quell’immagine da sempre vista su copertine di giornali o fotografie. Ma quella mano è la mia! Improvvisamente mi sento bianca. Avverto nel colore della mia pelle un candore mai sperimentato prima. Vedo  la diversità ma non la sento. Percepisco, invece, la morbidezza di una mano spalmata di una vellutata crema, come la mia. Incrocio uno sguardo allegro, desideroso di fare amicizia,  come il mio. Mi perdo in un sorriso sincero, genuino, come il mio. Inizia così il mio viaggio in Africa.

 

 

 

Mar
14
Mar
“Giovanni Spampinato” – Presentazione del volume di Salvatore Spampinato @ Società Marinara
Mar 14@17:00–18:00

Presentazione del volume di Salvatore Spampinato “Giovanni Spampinato”.

Dialoga con l’autore il giornalista Angelo Di Natale.

Giovanni Spampinato era corrispondente da Ragusa dei quotidiani L’Ora e L’Unità e aveva 25 anni quando, il 27 ottobre 1972, fu assassinato all’interno
della sua Cinquecento, davanti al carcere di Ragusa, da Roberto Campria, figlio dell’allora presidente del locale tribunale, e tra i maggiori indiziati per l’omicidio del commerciante di opere d’arte Angelo Tumino, avvenuto in città otto mesi prima. L’Ora l’indomani titolò “Assassinato perché cercava la verità” e la verità che cercava Giovanni non era solo quella che riguardava l’assassinio del Tumino ma anche, e forse soprattutto, quella relativa ai rapporti tra le organizzazioni di estrema destra (in quei giorni fu notata la presenza a Ragusa  di Stefano delle Chiaie e di altri fascisti legati in qualche modo a Junio Valerio Borghese, che due anni prima aveva tentato un colpo di stato) e la criminalità organizzata. Forse, quella che è da tutti conosciuta come la provincia “babba”,  stupida, cioè senza mafia, così stupida non era. Anche su quello Giovanni stava indagando, sulla convergenza tra neofascismo e criminalità, ed è in quell’ambiente che probabilmente bisogna cercare il movente del suo omicidio. Ad oggi, del delitto Tumino non si conoscono né esecutore né movente.

 

 

 

 

 

Mar
23
Gio
“Leggi di più (e meglio)” – Presentazione del volume di Andrea Iurato @ Caritas Ragusa c/o parrocchia San Pier Giuliano Eymard
Mar 23@18:00–19:00

Presentazione del volume di Andrea Iurato “Leggi di più (e meglio)”.

Dialoga con l’autore Emiliano Amico.

Questo non è certamente un libro motivazionale, quindi non mira a fare incetta di “convertiti” né si prefigge di addestrare futuri “promoters” del credo lettura alla virulenza verbale da neo adepto vegano o no vax, ma di un conciso, godibile manuale scritto da un “lettore vorace confesso” con il dichiarato intento di invogliare a leggere di più e con maggiore consapevolezza. Leggi di più (e meglio) è un’appassionata dichiarazione di amore per il leggere: ogni libro, dal più costoso al più economico, dal meglio conservato al più sbrindellato, dall’incunabolo medioevale all’ebook di ultima generazione. A legare ogni pagina il sottile, ma robusto filo del suggerire discreto, senza lo spocchioso, finto quasi glissare del nato “imparato”, reso più credibile e persuasivo dalla umiltà di aver
sperimentato di persona le difficoltà del percorso. Ovviamente, anche per leggere si deve essere allenati. Andrea non lo nasconde e avverte che comporta tempo, costanza e buona volontà. Ma si dice assolutamente certo che l’allenamento sarà ripagato da un piacere straordinario, capace di rinnovarsi puntuale e immutato ogni volta. E per sempre…

 

 

 

 

 

Mar
25
Sab
“Giovanni Spampinato” – Presentazione del volume di Salvatore Spampinato @ Movimento Culturale Brancati
Mar 25@18:30–19:30

Presentazione del volume di Salvatore Spampinato “Giovanni Spampinato”.

Dialoga con l’autore il professore Giuseppe Pitrolo.

Giovanni Spampinato era corrispondente da Ragusa dei quotidiani L’Ora e L’Unità e aveva 25 anni quando, il 27 ottobre 1972, fu assassinato all’interno
della sua Cinquecento, davanti al carcere di Ragusa, da Roberto Campria, figlio dell’allora presidente del locale tribunale, e tra i maggiori indiziati per l’omicidio del commerciante di opere d’arte Angelo Tumino, avvenuto in città otto mesi prima. L’Ora l’indomani titolò “Assassinato perché cercava la verità” e la verità che cercava Giovanni non era solo quella che riguardava l’assassinio del Tumino ma anche, e forse soprattutto, quella relativa ai rapporti tra le organizzazioni di estrema destra (in quei giorni fu notata la presenza a Ragusa  di Stefano delle Chiaie e di altri fascisti legati in qualche modo a Junio Valerio Borghese, che due anni prima aveva tentato un colpo di stato) e la criminalità organizzata. Forse, quella che è da tutti conosciuta come la provincia “babba”,  stupida, cioè senza mafia, così stupida non era. Anche su quello Giovanni stava indagando, sulla convergenza tra neofascismo e criminalità, ed è in quell’ambiente che probabilmente bisogna cercare il movente del suo omicidio. Ad oggi, del delitto Tumino non si conoscono né esecutore né movente.

 

 

 

 

 

Mar
30
Gio
“Le storie di Nino” – Presentazione del volume di Antonio Barone @ Circolo "G. Verga"
Mar 30@18:30–19:30

Presentazione del volume di Antonio Barone “La storie di Nino”.

Dialogano con l’autore lo scrittore Filippo Bozzali e la professoressa Dela De Pasquale.

In questo libro si racconta la vita di un uomo, un uomo che, come scrive nella sua prefazione Demetra Barone, “ha sempre sognato. Una storia  qualunque di un uomo qualunque che diventa la storia unica di un uomo che sogna”. Un sogno, una serie di ricordi che ci fanno conoscere Nino, il protagonista del sogno, attraverso le persone e i luoghi che egli ha incrociato o vissuto. A far da sfondo ai racconti e alle poesie che riempiono le pagine di questo volume c’è più di mezzo secolo di storia italiana. Una storia che parte dai primi anni ‘60 del secolo scorso per concludersi “l’altro ieri”, con il racconto che ha per “protagonista” il Covid-19. In mezzo c’è la Sicilia,  il paesino natio dell’autore e la sua infanzia, i suoi amori, i suoi viaggi, i suoi amici, la sua famiglia. “Questo è Le storie di Nino, un libro di racconti e poesie che ci fa conoscere la vita semplice di un uomo che continua a sognare”.

 

 

 

Apr
5
Mer
“Ragazzi scalzi” – Presentazione del volume di Maria Bruna Noto @ Cinema Giardino
Apr 5@10:00–11:00

“Ragazzi scalzi in tour” incontra gli studenti di Pozzallo.

Sono sempre stata definita “nera”. Neri i miei capelli, neri i miei occhi, scura la mia carnagione. Ho sempre vissuto dentro schemi preconfigurati, galleggiando nelle mie certezze, sguazzando tra le mie convinzioni. Un giorno ricevo una chiamata: ho la possibilità di essere assunta presso la cooperativa sociale Filotea. Accetto. Vengo accolta da un rassicurante coordinatore. Bianco. Durante il nostro colloquio entra nella stanza un ragazzo, un mediatore culturale. Nero. Mi porge la sua mano per una stretta. Non ho mai dato la mano a un uomo di colore… mi alzo in piedi e gliela stringo. Non posso non rimanere rapita da quell’intersecarsi di dita, da quell’unione di due mani, di due mondi. Contemplo le nostre mani, una bianca e una nera, in quell’immagine da sempre vista su copertine di giornali o fotografie. Ma quella mano è la mia! Improvvisamente mi sento bianca. Avverto nel colore della mia pelle un candore mai sperimentato prima. Vedo  la diversità ma non la sento. Percepisco, invece, la morbidezza di una mano spalmata di una vellutata crema, come la mia. Incrocio uno sguardo allegro, desideroso di fare amicizia,  come il mio. Mi perdo in un sorriso sincero, genuino, come il mio. Inizia così il mio viaggio in Africa.

 

 

 

Apr
12
Mer
“Carmelo Lauretta” – Presentazione del volume di Domenico Pisana @ Teatro Naselli
Apr 12@18:00–19:00

Presentazione del volume di Domenico Pisana “Carmelo Lauretta”.

Saluti istituzionali: Prof.ssa Maria Stella Micieli (Presidente Pro Loco Comiso) e Prof.ssa Tina Vittoria D’Amato (Presidente Club per l’Unesco di Comiso)

Modera il giornalista Antonello Lauretta

Interventi di Maria Rita Schembari (Sindaco di Comiso)

Letture di Gianni Battaglia (Regista e attore)

Intermezzi musicali a cura di Andrea Strada

Carmelo Lauretta, nato nel 1917 e morto l’11 settembre del 2011, è un figlio illustre di Comiso, e questa monografia a lui dedicata dal poeta e scrittore modicano Domenico Pisana, ne è una conferma. L’autore disegna tre orizzonti della personalità letteraria di Lauretta. Anzitutto quello poetico, ove Pisana offre al lettore un’analisi critica di diverse raccolte del poeta comisano, tutte intrise di interiorità e religiosità, nonché della capacità di Carmelo Lauretta di leggere, con magistrale ed efficace utilizzo del dialetto siciliano, la sua città, la terra iblea e la sua Sicilia, manifestando una cultura classica non comune e interpretando le inquietudini e i problemi della contemporaneità. Nel secondo orizzonte si staglia il Lauretta autore di novelle e racconti, la cui scrittura vibra di uno stile personale e affabulante, di un dettato narratologico dal quale trasuda il suo ardente desiderio di dialogo umano e di fraternità. Nel terzo orizzonte l’autore offre al lettore una parte della corrispondenza epistolare avuta con Carmelo Lauretta, dalla quale emerge il rapporto umano e di amicizia, intenso e fraterno, che lo stesso ha avuto con il poeta comisano dal 1985 fino al 2007. La bellezza della poesia di Carmelo Lauretta – afferma Domenico Pisana – sta tutta nella delicatezza dei sentimenti, nell’armoniosa e delicata vivacità dell’atto creativo, nello stile semplice e lineare, nella sua capacità di trasfigurazione della realtà e di comunicazione di valori umani e religiosi capaci di ricostruire spazi di un nuovo umanesimo.

 

 

 

Apr
14
Ven
“Le storie di Nino” – Presentazione del volume di Antonio Barone @ Chiesa di Sant'Agostino
Apr 14@18:00–19:00

Presentazione del volume di Antonio Barone “La storie di Nino”.

Dialoga con la direttrice del Museo Diocesano di Trapani, Anna Pia Viola.

In questo libro si racconta la vita di un uomo, un uomo che, come scrive nella sua prefazione Demetra Barone, “ha sempre sognato. Una storia  qualunque di un uomo qualunque che diventa la storia unica di un uomo che sogna”. Un sogno, una serie di ricordi che ci fanno conoscere Nino, il protagonista del sogno, attraverso le persone e i luoghi che egli ha incrociato o vissuto. A far da sfondo ai racconti e alle poesie che riempiono le pagine di questo volume c’è più di mezzo secolo di storia italiana. Una storia che parte dai primi anni ‘60 del secolo scorso per concludersi “l’altro ieri”, con il racconto che ha per “protagonista” il Covid-19. In mezzo c’è la Sicilia,  il paesino natio dell’autore e la sua infanzia, i suoi amori, i suoi viaggi, i suoi amici, la sua famiglia. “Questo è Le storie di Nino, un libro di racconti e poesie che ci fa conoscere la vita semplice di un uomo che continua a sognare”.

 

 

 

“Ragazzi scalzi” – Presentazione del volume di Maria Bruna Noto @ Biblioteca Comunale
Apr 14@18:00–19:00

Presentazione del volume di Maria Bruna Noto “Ragazzi scalzi”.

Sono sempre stata definita “nera”. Neri i miei capelli, neri i miei occhi, scura la mia carnagione. Ho sempre vissuto dentro schemi preconfigurati, galleggiando nelle mie certezze, sguazzando tra le mie convinzioni. Un giorno ricevo una chiamata: ho la possibilità di essere assunta presso la cooperativa sociale Filotea. Accetto. Vengo accolta da un rassicurante coordinatore. Bianco. Durante il nostro colloquio entra nella stanza un ragazzo, un mediatore culturale. Nero. Mi porge la sua mano per una stretta. Non ho mai dato la mano a un uomo di colore… mi alzo in piedi e gliela stringo. Non posso non rimanere rapita da quell’intersecarsi di dita, da quell’unione di due mani, di due mondi. Contemplo le nostre mani, una bianca e una nera, in quell’immagine da sempre vista su copertine di giornali o fotografie. Ma quella mano è la mia! Improvvisamente mi sento bianca. Avverto nel colore della mia pelle un candore mai sperimentato prima. Vedo  la diversità ma non la sento. Percepisco, invece, la morbidezza di una mano spalmata di una vellutata crema, come la mia. Incrocio uno sguardo allegro, desideroso di fare amicizia,  come il mio. Mi perdo in un sorriso sincero, genuino, come il mio. Inizia così il mio viaggio in Africa.