Nov
8
Lun
“Burattinando” – Presentazione del volume di Ignazio Giunta @ Palazzo dei Mercedari
Nov 8@17:00–18:00

Presentazione del volume di Ignazio Giunta “Burattinando” in collaborazione con OPI Sicilia.

Intervengono:

– Melina Carrubba, responsabile OPI Modica

– Piergiorgio Barone, pedagogista

– Letizia Vasco, maestra scuola primaria

Letture di Piero Pisana

A tutti i bambini presenti sarà fatto omaggio di un burattino (fino ad esaurimento)

 

La presentazione si svolgerà nel rispetto delle norme anti covid. – Obbligatorio il green pass e la prenotazione

Per le prenotazioni cliccare qui

Burattinando vuole essere, al contempo, un supporto ai docenti della scuola primaria e dell’infanzia, un aiuto ai genitori sensibili alle tematiche educative e una bella lettura creativa per piccoli  studenti della scuola primaria.

 

Nov
19
Ven
“Ma non affondo” – Presentazione del volume di Aristide Barraud @ Auditorium Sant'Ilario
Nov 19@18:30–19:30

Presentazione del volume di Aristide Barraud “Ma non affondo”.

Converserà con l’autore il giornalista Giorgio Lambro,  caporedattore cronaca e sport del giornale  “Libertà”

La presentazione si svolgerà nel rispetto delle norme anti covid. – Obbligatorio il green pass

Il 13 novembre 2015 Parigi fu scossa da una serie di attentati, il più famoso fu quello al Bataclan. Tra i feriti anche Aristide Barraud. Si trovava al ristorante “Le Petit Cambodge”, con gli amici e la sorella. All’epoca ha ventisei anni e da poco si è trasferito in Italia per giocare a rugby. In precedenza aveva vestito le maglie del Massy e dello Stade Français, una della più importanti squadre francesi, dove però aveva trovato poco spazio. Così, nel 2013, accetta l’offerta del Lyons Piacenza e viene a giocare nel nostro campionato di serie A. Si mette subito in evidenza e l’anno successivo viene chiamato dal Mogliano, squadra che disputa il Top 12, e ne diventa uno dei giocatori più importanti. Ma poi arriva quel maledetto 13 novembre e, nel tentativo di proteggere la sorella (che ne uscirà “soltanto” con una ferita al braccio), si ritrova con le costole fratturate, un polmone perforato e una caviglia  sbriciolata. Le sue condizioni sono disperate ma lui tiene duro, viene operato, e si riprende. Al punto che, sei mesi dopo il ferimento, ritorna a Mogliano per ricominciare gli allenamenti. Ma il rugby è uno sport duro e il suo fisico non riesce più a reggere gli scontri di gioco. È l’addio allo sport tanto amato. Qui racconta la sua storia affrontando il cambiamento. Un lento processo che coinvolge svariati aspetti della sua esistenza e che prende nuova forma giorno dopo giorno. Questo è un libro che fa riflettere sotto tanti punti di vista e che fornisce interessanti spunti di rinnovata speranza.

 

 

Con il patrocinio del Comune di Piacenza e con la collaborazione di ASD Rugby Lyons Piacenza

Nov
20
Sab
“Ma non affondo” – Presentazione del volume di Aristide Barraud @ Club House Viole Amatori Parma
Nov 20@11:00–12:00

Presentazione del volume di Aristide Barraud “Ma non affondo”.

Converserà con l’autore il giornalista Andrea Cimbrico,  responsabile comunicazione FIR

La presentazione si svolgerà nel rispetto delle norme anti covid. – Obbligatorio il green pass

Il 13 novembre 2015 Parigi fu scossa da una serie di attentati, il più famoso fu quello al Bataclan. Tra i feriti anche Aristide Barraud. Si trovava al ristorante “Le Petit Cambodge”, con gli amici e la sorella. All’epoca ha ventisei anni e da poco si è trasferito in Italia per giocare a rugby. In precedenza aveva vestito le maglie del Massy e dello Stade Français, una della più importanti squadre francesi, dove però aveva trovato poco spazio. Così, nel 2013, accetta l’offerta del Lyons Piacenza e viene a giocare nel nostro campionato di serie A. Si mette subito in evidenza e l’anno successivo viene chiamato dal Mogliano, squadra che disputa il Top 12, e ne diventa uno dei giocatori più importanti. Ma poi arriva quel maledetto 13 novembre e, nel tentativo di proteggere la sorella (che ne uscirà “soltanto” con una ferita al braccio), si ritrova con le costole fratturate, un polmone perforato e una caviglia  sbriciolata. Le sue condizioni sono disperate ma lui tiene duro, viene operato, e si riprende. Al punto che, sei mesi dopo il ferimento, ritorna a Mogliano per ricominciare gli allenamenti. Ma il rugby è uno sport duro e il suo fisico non riesce più a reggere gli scontri di gioco. È l’addio allo sport tanto amato. Qui racconta la sua storia affrontando il cambiamento. Un lento processo che coinvolge svariati aspetti della sua esistenza e che prende nuova forma giorno dopo giorno. Questo è un libro che fa riflettere sotto tanti punti di vista e che fornisce interessanti spunti di rinnovata speranza.

 

 

Nov
21
Dom
“Ma non affondo” – Presentazione del volume di Aristide Barraud @ Club House San Marco VeneziaMestre Rugby
Nov 21@18:30–19:30

Presentazione del volume di Aristide Barraud “Ma non affondo”.

Converserà con l’autore il giornalista Gianluca Galzerano

La presentazione si svolgerà nel rispetto delle norme anti covid. – Obbligatorio il green pass

Il 13 novembre 2015 Parigi fu scossa da una serie di attentati, il più famoso fu quello al Bataclan. Tra i feriti anche Aristide Barraud. Si trovava al ristorante “Le Petit Cambodge”, con gli amici e la sorella. All’epoca ha ventisei anni e da poco si è trasferito in Italia per giocare a rugby. In precedenza aveva vestito le maglie del Massy e dello Stade Français, una della più importanti squadre francesi, dove però aveva trovato poco spazio. Così, nel 2013, accetta l’offerta del Lyons Piacenza e viene a giocare nel nostro campionato di serie A. Si mette subito in evidenza e l’anno successivo viene chiamato dal Mogliano, squadra che disputa il Top 12, e ne diventa uno dei giocatori più importanti. Ma poi arriva quel maledetto 13 novembre e, nel tentativo di proteggere la sorella (che ne uscirà “soltanto” con una ferita al braccio), si ritrova con le costole fratturate, un polmone perforato e una caviglia  sbriciolata. Le sue condizioni sono disperate ma lui tiene duro, viene operato, e si riprende. Al punto che, sei mesi dopo il ferimento, ritorna a Mogliano per ricominciare gli allenamenti. Ma il rugby è uno sport duro e il suo fisico non riesce più a reggere gli scontri di gioco. È l’addio allo sport tanto amato. Qui racconta la sua storia affrontando il cambiamento. Un lento processo che coinvolge svariati aspetti della sua esistenza e che prende nuova forma giorno dopo giorno. Questo è un libro che fa riflettere sotto tanti punti di vista e che fornisce interessanti spunti di rinnovata speranza.

 

 

Dic
4
Sab
“Burattinando” – Laboratorio di burattini @ Toys In
Dic 4@16:30–Dic 5@17:30

Laboratorio di burattini

Sabato 4 dicembre: Costruzione e tecnica di animazione dei burattini.

Domenica 5 dicembre: Spettacolo tenuto dai bambini che hanno partecipato al laboratorio.

Il laboratorio sarò tenuto da Ignazio Giunta e si svolgerà nel rispetto delle norme anti covid.

Durante il laboratorio sarà possibile acquistare il volume Burattinando un supporto ai docenti della scuola primaria e dell’infanzia, oltre che un aiuto ai genitori sensibili alle tematiche educative e una bella lettura creativa per piccoli  studenti della scuola primaria.

 

“Burattinando” – Presentazione del volume di Ignazio Giunta @ Toys In
Dic 4@16:30–17:30

Laboratorio di burattini

Sabato 4 dicembre: Costruzione e tecnica di animazione dei burattini.

Domenica 5 dicembre: Spettacolo tenuto dai bambini che hanno partecipato al laboratorio.

Il laboratorio sarò tenuto da Ignazio Giunta e si svolgerà nel rispetto delle norme anti covid.

Durante il laboratorio sarà possibile acquistare il volume Burattinando un supporto ai docenti della scuola primaria e dell’infanzia, oltre che un aiuto ai genitori sensibili alle tematiche educative e una bella lettura creativa per piccoli  studenti della scuola primaria.

 

Dic
7
Mar
Concorso di poesia in onore di Luigi Balzano Conti | Premiazione @ Biblioteca comunale "Verga"
Dic 7@17:00–19:00

“Come le foglie” – Concorso di poesia in onore di Luigi Balzano Conti | Premiazione

Presenta l’evento Matilde Piazza

Intermezzi musicali a cura di Marco Raccuglia

Il concorso di poesia “Come le foglie” nasce dal desiderio di reiterare il ricordo di Luigi Balzano Conti, poeta nato e vissuto a Santa Croce Camerina nel secolo scorso, le cui opere, in vernacolo ed in lingua, sono state in gran parte pubblicate su riviste e raccolte antologiche ma di cui ancora esistono molti ed interessanti inediti.
L’iniziativa mutua il titolo da uno dei componimenti più esemplificativi dell’autore e, in modo sintetico, intuitivo ed immediato, tratteggia le principali tematiche che ne hanno caratterizzato l’opera.
Con la presente iniziativa vogliamo rendere omaggio al nostro concittadino che, pur nelle vicissitudini e nelle alterne vicende della vita, sempre ebbe l’arte come sua stella polare e fu animato da un immenso amore per la poesia. Sentimento che, siamo certi, condividono i partecipanti al presente concorso.

 

 

Dic
9
Gio
“Ma non affondo” – Presentazione del volume di Aristide Barraud @ Cinema Edera
Dic 9@20:00–21:00

Presentazione del volume di Aristide Barraud “Ma non affondo”.

Converserà con l’autore il giornalista Andrea Cimbrico,  La Tribuna di Treviso

La presentazione si svolgerà nel rispetto delle norme anti covid. – Obbligatorio il green pass

Ingresso gratuito. Prenotazione allo 0422-300224

Il 13 novembre 2015 Parigi fu scossa da una serie di attentati, il più famoso fu quello al Bataclan. Tra i feriti anche Aristide Barraud. Si trovava al ristorante “Le Petit Cambodge”, con gli amici e la sorella. All’epoca ha ventisei anni e da poco si è trasferito in Italia per giocare a rugby. In precedenza aveva vestito le maglie del Massy e dello Stade Français, una della più importanti squadre francesi, dove però aveva trovato poco spazio. Così, nel 2013, accetta l’offerta del Lyons Piacenza e viene a giocare nel nostro campionato di serie A. Si mette subito in evidenza e l’anno successivo viene chiamato dal Mogliano, squadra che disputa il Top 12, e ne diventa uno dei giocatori più importanti. Ma poi arriva quel maledetto 13 novembre e, nel tentativo di proteggere la sorella (che ne uscirà “soltanto” con una ferita al braccio), si ritrova con le costole fratturate, un polmone perforato e una caviglia  sbriciolata. Le sue condizioni sono disperate ma lui tiene duro, viene operato, e si riprende. Al punto che, sei mesi dopo il ferimento, ritorna a Mogliano per ricominciare gli allenamenti. Ma il rugby è uno sport duro e il suo fisico non riesce più a reggere gli scontri di gioco. È l’addio allo sport tanto amato. Qui racconta la sua storia affrontando il cambiamento. Un lento processo che coinvolge svariati aspetti della sua esistenza e che prende nuova forma giorno dopo giorno. Questo è un libro che fa riflettere sotto tanti punti di vista e che fornisce interessanti spunti di rinnovata speranza.

 

 

Dic
10
Ven
“Ma non affondo” – Presentazione del volume di Aristide Barraud @ Kafè Bacchelli
Dic 10@19:30–20:30

Presentazione del volume di Aristide Barraud “Ma non affondo”.

Converseranno con l’autore Claudio Trombetta e Silvano Roncarati (Cus Ferrara Rugby)

La presentazione si svolgerà nel rispetto delle norme anti covid. – Obbligatorio il green pass

Il 13 novembre 2015 Parigi fu scossa da una serie di attentati, il più famoso fu quello al Bataclan. Tra i feriti anche Aristide Barraud. Si trovava al ristorante “Le Petit Cambodge”, con gli amici e la sorella. All’epoca ha ventisei anni e da poco si è trasferito in Italia per giocare a rugby. In precedenza aveva vestito le maglie del Massy e dello Stade Français, una della più importanti squadre francesi, dove però aveva trovato poco spazio. Così, nel 2013, accetta l’offerta del Lyons Piacenza e viene a giocare nel nostro campionato di serie A. Si mette subito in evidenza e l’anno successivo viene chiamato dal Mogliano, squadra che disputa il Top 12, e ne diventa uno dei giocatori più importanti. Ma poi arriva quel maledetto 13 novembre e, nel tentativo di proteggere la sorella (che ne uscirà “soltanto” con una ferita al braccio), si ritrova con le costole fratturate, un polmone perforato e una caviglia  sbriciolata. Le sue condizioni sono disperate ma lui tiene duro, viene operato, e si riprende. Al punto che, sei mesi dopo il ferimento, ritorna a Mogliano per ricominciare gli allenamenti. Ma il rugby è uno sport duro e il suo fisico non riesce più a reggere gli scontri di gioco. È l’addio allo sport tanto amato. Qui racconta la sua storia affrontando il cambiamento. Un lento processo che coinvolge svariati aspetti della sua esistenza e che prende nuova forma giorno dopo giorno. Questo è un libro che fa riflettere sotto tanti punti di vista e che fornisce interessanti spunti di rinnovata speranza.

 

 

Dic
11
Sab
“Ma non affondo” – Presentazione del volume di Aristide Barraud @ Club House Rugby Pasian di Prato (UD)
Dic 11@19:30–20:30

Presentazione del volume di Aristide Barraud “Ma non affondo”.

Converserà con l’autore il giornalista Davide Macor

La presentazione si svolgerà nel rispetto delle norme anti covid. – Obbligatorio il green pass

Il 13 novembre 2015 Parigi fu scossa da una serie di attentati, il più famoso fu quello al Bataclan. Tra i feriti anche Aristide Barraud. Si trovava al ristorante “Le Petit Cambodge”, con gli amici e la sorella. All’epoca ha ventisei anni e da poco si è trasferito in Italia per giocare a rugby. In precedenza aveva vestito le maglie del Massy e dello Stade Français, una della più importanti squadre francesi, dove però aveva trovato poco spazio. Così, nel 2013, accetta l’offerta del Lyons Piacenza e viene a giocare nel nostro campionato di serie A. Si mette subito in evidenza e l’anno successivo viene chiamato dal Mogliano, squadra che disputa il Top 12, e ne diventa uno dei giocatori più importanti. Ma poi arriva quel maledetto 13 novembre e, nel tentativo di proteggere la sorella (che ne uscirà “soltanto” con una ferita al braccio), si ritrova con le costole fratturate, un polmone perforato e una caviglia  sbriciolata. Le sue condizioni sono disperate ma lui tiene duro, viene operato, e si riprende. Al punto che, sei mesi dopo il ferimento, ritorna a Mogliano per ricominciare gli allenamenti. Ma il rugby è uno sport duro e il suo fisico non riesce più a reggere gli scontri di gioco. È l’addio allo sport tanto amato. Qui racconta la sua storia affrontando il cambiamento. Un lento processo che coinvolge svariati aspetti della sua esistenza e che prende nuova forma giorno dopo giorno. Questo è un libro che fa riflettere sotto tanti punti di vista e che fornisce interessanti spunti di rinnovata speranza.